L’ospitalità è sacra in Sicilia.
Tutto il calore di un focolare domestico si infiamma ancora di più quando in casa arriva un ospite. La famiglia lo accoglie in un modo che a volte sembra quasi eccessivo, riempiendolo di attenzioni e soprattutto, di cibo. Qui da noi, l’accoglienza parte dalle mura domestiche: la casa, la fattoria, la masseria nel nostro viaggio rivestono un’importanza fondamentale.
Perché i nostri anfitrioni, generosi ed ospitali, sono i veri e propri padroni di casa. Vivono in questi memorabili posti, ripresi dalle rughe del tempo e portati allo splendore, senza camuffare minimamente l’antica struttura architettonica e murale. Coltivano l’orto, accudiscono gli animali, seguono le produzioni ortofrutticole accompagnati dall’alternarsi delle stagioni e poi, in cucina, tutta la sapienza antica, la conoscenza dei processi, la genuinità dei prodotti di campagna, diventa cibo, di quello che non riesci a smettere di mangiare.
In questi luoghi si vive veramente la campagna: le vacche pascolano davanti l’uscio di casa, i gatti girano tra le gambe desiderosi di una coccola, l’asinello è in attesa di brucare l’erba, aspettando i bambini e i loro sorrisi. I carrubi padroneggiano nel baglio e nelle sciroccose giornate di primavera, aprire la porta e immergere sguardo e cuore nella vastità della campagna iblea, farà sì che difficilmente andrete via senza lasciarci una lacrima.
Sarà il vostro più bel “grazie”!